Quirinale: demenziale escludere i parlamentari positivi dal voto
“Nelle stesse ore in cui gli elettori del Collegio Uno di Roma stanno votando senza alcuna limitazione di ordine sanitario per eleggere il deputato che andrà a ricoprire il seggio lasciato libero dal neoeletto sindaco di Roma, la Presidenza della Camera sembra orientata a impedire il voto per il Presidente della Repubblica a quella cinquantina (e forse più) di parlamentari che risulteranno positivi al Covid, anche asintomatici o in quarantena per pregressa frequentazione, mentre sarebbe estremamente agevole farli votare alla fine di ogni chiamata, assicurando ogni opportuna precauzione, o addirittura in una separata sede già individuata all’interno di Montecitorio. Insomma, la surreale narrazione antiparlamentare grillina, secondo cui “uno vale uno” e i parlamentari vanno trattati al pari di normali cittadini, sembra arrivata all’estrema conseguenza di trattarli anche peggio.
Chi si ostina in questa posizione per mero interesse di parte, sperando che la forzata assenza di tanti grandi elettori si traduca in uno svantaggio per un candidato sgradito, non si rende conto che la riduzione del plenum del Parlamento rischierebbe di delegittimare una votazione presidenziale che si concludesse sul filo della maggioranza, come pure è possibile ancorché non auspicabile.
Al danno per la futura rappresentatività dell’istituzione parlamentare, provocato dall’improvvida riduzione di un terzo dei suoi componenti, si aggiungerebbe così l’ulteriore danno per il prestigio e l’autorevolezza dell’istituzione presidenziale, e quindi per l’intero sistema-paese, destinato a vivere i prossimi anni in mezzo a continue e laceranti polemiche: quos Deus perdere vult, dementat prius!”.
Lo affermano in una dichiarazione congiunta Enzo Palumbo e Marco Montecchi, presidente e segretario del partito Democrazia Liberale.