LE VITE DEGLI ALTRI
di Giuseppe Gullo
E’ proprio vero che non si finisce mai d’imparare! Hai voglia di cercare di tenerti aggiornato, di seguire l’evoluzione interpretativa della Dottrina e ancora di più della Giurisprudenza . C’è poco da fare, ci sono istituti, interpretazioni, novità nel tumultuoso mondo del diritto che sfuggiranno sempre alla tua attenzione fino a quando non ci sarà qualche illustre “giurista” ed esegeta che ti farà aprire la mente chiarendo quali sono i termini reali dello sviluppo del diritto penale.
Il dubbio che vi sia una fondamentale ripartizione dei reati di cui ignori l’esistenza, ti assale e ti fa entrare nel panico. Per rimediare, corri subito ai ripari e metti in piedi una veloce ricerca. Cos’è il reato spia?
La prima e unica definizione che trovi recita: “reati spia sono tutti quei delitti indicatori di violenza di genere, espressione dunque di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica, diretta contro una donna in quanto tale”. E siccome non era questo l’oggetto della ricerca, cerchi di andare più a fondo e ampli il campo alla giurisprudenza della Cassazione. Niente, nessuna sentenza, niente di niente. Imposti un criterio per trovare monografie o articoli che abbiano esaminato la questione. Nulla!
Vai allora a rileggere l’articolo di Repubblica a firma Cantone. Si parla chiaramente dell’abuso d’ufficio come “reato spia della corruzione”. Il ragionamento è questo. L’80% delle indagini relative a questo reato finisce con la richiesta di archiviazione. Il restante 20% va al dibattimento. Non viene fornito il dato relativo all’esito del giudizio ma risulta che il 13/15 % del 20% residuo finisce con l’assoluzione degli imputati. Solo il 5/7 % si conclude con una condanna. Perché allora mantenere un simile reato, nella sostanza di difficile prova come chiaramente dimostrano i numeri? Va bene, si potrebbe dire, è vero! Ma la permanenza di un reato non può dipendere solo dalle statistiche. Si, si obietta, ma che senso ha mantenere un reato che in pratica serve solo ad aumentare il lavoro delle Procure sostanzialmente con nessun risultato o quasi? Si, è vero che rappresenta un vero incubo per i pubblici amministratori e i funzionari che esitano a portare avanti le procedure nel timore di incapparvi ma è altrettanto vero che spesso questi ultimi forzano le regole della buona amministrazione per favorire l’amico o il capo elettore.
E no! Osserva L’illustre procuratore già Presidente dell’Autorità anti corruzione. Serve eccome! Consente all’ investigatore di avviare l’indagine che potrebbe portare a scoprire qualche caso di corruzione che altrimenti resterebbe impunito posto che le denunce per fattispecie corruttive sono pochissime. Nel tentativo di comprendere meglio ho ripreso a cercare. Ho letto che si parla di reati spia della corruzione, alludendo a riciclaggio, falso in bilancio, reati tributari perché sono funzionali, a seconda dei casi, a rimettere nel circuito legale la provvista indebita oppure a crearla. Perché quindi tutto quest’interesse per un reato tutto sommato minore rispetto a quelli sopra indicati per di più di difficile dimostrazione? L’idea, normativamente inesistente, è che l’importante è indagare; qualcosa di importante verrà fuori!
Altra dichiarazione che ho letto al riguardo, del tutto consonante con quella del Procuratore di Perugia, proviene dal Procuratore di Catanzaro. Quest’ultimo parla apertamente di strumento investigativo indispensabile per scavare e trovare cosa c’è sotto ciò che appare un semplice abuso, sebbene la riduzione della pena edittale, “purtroppo”, non consenta il ricorso alle intercettazioni. È questo il modo corretto di intendere l’esercizio dell’obbligatorietà dell’azione penale?
È proprio u questo versante che le regole sono completamente saltate. Avviene esattamente che l’indagine venga promossa non sulla base di notizie di reato da riscontrare, ma al fine di ricercare prove di qualunque eventuale fattispecie avente rilevanza penale, facendo uso dei mezzi che sono nella disponibilità dell’Autorità giudiziaria. Questo è quanto affermato dal Ministro di Grazia e Giustizia a proposito dell’uso indiscriminato e improprio delle intercettazioni. Si ascolta e si registra per trovare le prove, non solo per avere conferme di ipotesi di reato già in atto.
La magistratura, che in questi giorni ha confermato lo stato di agitazione in difesa dei colleghi che hanno concesso i domiciliari aduna spia russa poi evasa, si guarda bene dal prendere posizione sui reati spia e su ciò che essi realmente rappresentano e cioè la violazione palese delle norme che regolano l’esercizio dell’azione penale, dando vita a un grande occhio e a un grande orecchio che con la “modica” spesa di alcune centinaia di milioni l’anno, consentono di monitorare la vita degli altri, cioè di tutti.
Viene in mente, “si parva licet componere magnis”, un bel filma del 2006, “Le Vite degli Altri” del regista Florian Henckel von Donnersmark, vincitore del Premio per il miglior film straniero, sulla vita dei cittadini nella DDR.
Adesso però il Governo è passato ai fatti. Il CdM ha approvato un ddl che cancella il reato di abuso d’ufficio nel contesto di una riforma più ampia che prevede molte e significative novità sulle quali varrà la pena tornare dopo avere letto attentamente l’articolato. Tocca al Parlamento trasformare il ddl in legge introducendo tutte le modifiche che saranno proposte e che si spera siano migliorative. Sarà molto interessante verificare quale sarà l’atteggiamento da parte delle forze politiche e in primo luogo del PD. Si appiattirà sulle posizioni dell’ANM, contrario a qualunque novità, o avrà un atteggiamento volto a contribuire a emanare la migliore legge possibile? È uno snodo molto importante per i Democratici. È l’occasione di abbandonare la linea filo magistratura che lo ha visto coinvolto e partecipe della indebita ingerenza dell’ordine giudiziario nella sfera di esclusiva pertinenza del Legislativo e dell’Esecutivo. Il ritorno del PD nell’area garantista, che dovrebbe essere la sua, sarebbe una bella novità e potrebbe aprire interessanti prospettive di aggregazione nell’area progressista.
Sarà così? Lo vedremo presto.