LA SCOMPARSA DI LIVIO GHERSI
di Pippo Rao
È scomparso nei giorni scorsi, a soli 69 anni, a Palermo dove si era trasferito si dal 1981, Livio Ghersi, liberale messinese, che ricordo fortemente impegnato nell’organizzazione giovanile del PLI di allora, poi divenuto importante funzionario regionale e insieme autore di importanti libri di contenuto storico e filosofico, tra i quali: ”Liberalismo unitario”, Croce e Salvemini”, ”Benedetto Croce e l’Unione Democratica Nazionale” e, da ultimo “Lo storicismo in Italia e in Germania 1730-1954”, un volume di oltre 1000 pagine.
Ebbi modo nel 2008 di ascoltare Livio a Messina alla presentazione del suo libro “Croce e Salvemini”, e fui colpito da due riflessioni sulle quali si soffermò e che mi sembrano anche oggi di grande attualità.
La prima allorché ammoniva che lo Stato dì diritto va sempre salvaguardato per non mettere a rischio le nostre libertà con l’arrivo, sempre possibile, di un governo dispotico in cui regnerebbe l’arbitrio; la seconda allorché evidenziava che la società attuale contraddice il liberalismo per l’assenza di un adeguato ricambio sociale.
L’idea liberale privilegia, infatti, la società dinamica attraverso l’ascensore sociale della scuola e il rinnovamento continuo della Società Aperta.
Due riflessioni profondamente liberali che terremo a mente: grazie Livio!