GLI ITALIANI: QUESTO NON È IL PRIMO GOVERNO VOTATO DA NOI

GLI ITALIANI: QUESTO NON È IL PRIMO GOVERNO VOTATO DA NOI

di Roberto Tumbarello

Da anni, ma oggi più che mai, gli italiani sono preoccupati per il dibattito politico che vede sempre il Paese diviso in due su qualsiasi problema. Per compiacere la Premier  avrei voluto usare il termine nazione, che le sta a cuore. Ma sarebbe stato un errore perché nazione esprime un concetto di unità che da noi non c’è. A Capitol Hill, a Washington, il Congresso degli Stati Uniti, capita pure che i rappresentanti repubblicani votino in favore di leggi presentate dai democratici. In Italia sarebbe un tradimento della propria ideologia essere d’accordo col pensiero di un avversario. Questo significa che non abbiamo onestà intellettuale. Ecco perché ha ragione la Presidente del Consiglio a proporre una pacificazione nazionale. Non è possibile che non ci sia un argomento condiviso. Per esempio, che persino gli orologi fermi due volte al giorno segnino l’ora esatta.

Adesso la discussione verte sulla legge finanziaria
Chi è di destra la trova 2.0, finalmente giusta e persino equilibrata. La sinistra, invece, sostiene che non risponde alle esigenze della povera gente, addirittura uno sconvolgimento sociale. Chi non è di destra né di sinistra dice “È a Palazzo Chigi solo da un mese, povera ragazza, diamole tempo e vediamo che cosa farà”.

“Dal primo capoverso si capisce se vale la pena leggere un libro”, mi insegnò Alberto Moravia. Si racconta ancora oggi a Hove del viandante che chiese a Dickens, che stava innaffiando il prato di casa, quanto avrebbe impiegato ad arrivare a Eastbourn. Lo scrittore non rispose. Qualche minuto dopo lo chiamò e gli disse “Impiegherà poco più di sei ore”. “Grazie – strillò l’uomo – ma non me lo poteva dire prima?”. E Dickens, di rimando: “Ma non sapevo come camminasse”. In poco più di un mese la nuova maggioranza ha fatto tante cose e decise altre. Ci sono, quindi, sufficienti argomenti per emettere un giudizio parziale ma già indicativo.

Gli Italiani
Se il modello della Premier è Mussolini, ricordi che era una persona onesta e che i suoi governi erano composti da persone di alta levatura. Non metteva gente con conflitto d’interesse, né condannati già in secondo grado e neppure chi deride le opposizioni indossando divise naziste o mettendo in dubbio – che non è serio né onesto – l’efficienza dei vaccini. La maggioranza degli italiani ha votato per la destra perché il Paese sia gestito più onestamente. Si cerchi di limitare l’evasione fiscale, di combattere non solo le mafie ma anche la corruzione dilagante soprattutto nella società civile. Se significa questo rivoltare l’Italia come un calzino siamo tutti d’accordo.

Gli italiani cominciarono a essere delusi con la nomina dei presidenti della Camera.
L’unica nomina comprensibile è stata la presidenza del Senato a La Russa, fascista, collezionista di busti di Mussolini, ma anche l’anima del partito, uno dei primi maestri di Giorgia Meloni. Ne aveva tutti i diritti, anche se, essendo la seconda carica dello Stato, talvolta non è d’accordo con ciò che dice la prima. Ma perché Fontana Presidente della Camera, fondamentalista cristiano il cui sogno è tornare al 1950 quando non si poteva divorziare, abortire, dare il proprio nome al figlio avuto con una donna sposata? Anche i fascisti potrebbero essere vittime della sua vetustà.

I primi sintomi di debolezza per gli italiani
Già alla manovra finanziaria, però, la Premier accusa sintomi di debolezza nel volere accontentare tutti, soprattutto la Lega che propone iniziative lontane dalla logica e dal buonsenso e che accetta per non creare tensioni, anziché far capire a Salvini e Calderoli che con iniziative contrarie a quelle dell’Unione Europea, come la chiusura dei porti, disoneste come l’aumento del contante, disfattiste come l’autonomia differenziata delle regioni, e anticostituzionali come la Flat Tax, non riprenderanno i voti che hanno ceduto a FdI, ma ne perderanno altri.

Lotta alla mafia e questione migranti
Dovrà, invece, aggirare la Costituzione per combattere la mafia, perché le leggi a tutela dei diritti di tutti non bastano. In effetti non si possono accogliere tutti i migranti, soprattutto perché sono per lo più maschi adulti. Sono pochi i bambini e le donne che arrivano e anche i ragazzi. La maggior parte annegano nella traversata. L’Italia è solo un approdo, poi proseguono verso i paesi del Nord, dove è più facile trovare lavoro. Anche l’accoglienza è migliore dato che noi siano diventati razzisti. Comunque, secondo il codice della navigazione bisogna metterli in salvo e magari rimandarli nei loro paesi, ma dopo averli curati e rifocillati. A trovare un accordo con la Libia, perché non faccia partire i barconi, hanno pensato già in tanti e non ci sono riusciti perché i libici non rispettano gli accordi. L’unico modo e anche più umano è di non farli venire in Europa e rimanere nei loro paesi.

Come suggerisce da anni Berlusconi, sarebbe opportuno un Piano Marshall per l’Africa.
Nel dopoguerra l’Italia era in condizioni d’indigenza assoluta. Fummo salvati dai sussidi americani con scatolame di cibo e vestiario che le donne di casa adattavano alle loro taglie e a quelle di genitori, mariti e figli. Con la crisi alimentare che si prevede nei prossimi anni nelle zone aride l’emigrazione sarà addirittura un esodo che nessuno potrà fermare. Sarà anche un modo per l’Europa di scusarsi e sdebitarsi parzialmente delle violenze cui molti paesi hanno sottoposto gli africani per avere colonizzato e sfruttato il continente con violenza inaudita.

Questo non è il primo governo votato dagli italiani.
Vorrei precisare, per chi non l’avesse capito da sé, che non c’è nessuna tratta di essersi umani. Gli scafisti non sono mercanti di schiavi, perché nessuno obbliga qualcuno a partire, né lo consegna a qualcun altro all’arrivo. Gli scafisti, che chiamiamo falsamente mercanti di esseri umani, sono poveracci come tutti gli altri, che non hanno i quattro o cinquemila dollari per pagarsi la traversata del Mediterraneo e si prestano a guidare quelle carrette che spesso affondano, e muoiono pure loro. Si esagera per fare apparire ancora più spregevoli migranti e scafisti. “Questo è il primo governo votato dagli italiani” è un’altra bugia corrente.

Il motivo
Essendo la nostra una repubblica parlamentare, il Capo dello Stato designa il Presidente del Consiglio, che forma un Governo che viene votato poi dal Parlamento. Gli elettori non voterebbero mai ministri e sottosegretari in odore di conflitto d’interessi, come avviene quasi sempre, né implicati in indagini giudiziarie e neppure l’uso smisurato del contante che va incontro a poche migliaia di persone che riciclano denaro di cui non possono giustificare il possesso, e che probabilmente hanno già votato per la Lega, che così ringrazia. Ma è una concessione disdicevole che la maggior parte degli elettori trova disonesta. Non deve far parte di un programma di rinnovamento e di pulizia morale.

Siamo italiani. Tali dobbiamo restare; lo diceva anche Almirante.
L’autonomia regionale differenziata è un’iniziativa opposta all’ideologia patriottica di cui siamo orgogliosi, che rappresenta la destra sociale predicata da Giorgio Almirante. Non la destra dei ricchi, come i repubblicani negli Stati Uniti, che sostengono la sanità privata. Non si possono valutare e premiare le regioni secondo la produttività. Sarebbe una disgregazione dell’unità d’Italia. Ma i nostri alleati sono più padani che italiani. Inizialmente il loro progetto era la protezione del Nord. Poi, per aumentare il loro potere, si sono estesi su tutta la penisola. Ora che il Nord non li vota più, tentano di riconquistarlo dividendo l’Italia. Non bisogna abbandonare il Centro né il Sud da cui – non dimentichiamolo – è iniziata l’unificazione del Paese. Come mai un tale contributo alle scuole cattoliche? È vero che almeno non c’è bullismo, ma 70 milioni sono esagerati, anche perché non sono particolarmente impegnate culturalmente.

Un regalo alla Lega.
È vero che la Meloni non ha consentito l’iniziativa del bonus ai matrimoni religiosi, però avrebbe dovuto biasimarla come fece Monsignor Paglia. Il messaggio blasfemo è stato lanciato per accattivarsi il consenso del mondo cattolico, dimenticando che il nostro è un Paese politicamente laico. Oltre a inserirlo nella legge di bilancio il provvedimento è stato esteso anche ai fedeli di altre confessioni religiose, come ha suggerito l’arcivescovo Paglia, in modo da invogliare molti giovani a formare una famiglia. “Il Matrimonio è un Sacramento – ha detto – e non si può comprare”.

Dato che del regime della Flat Tax gode solo chi ha la partita IVA
Ne usufruiranno i professionisti e gli artigiani, i commercianti e gli imprenditori. Mentre, a parità di reddito, pagheranno più tasse impiegati e pensionati. Quindi è un provvedimento anticostituzionale. Ingiusto, e contro la logica della longevità è il pensionamento a 62 anni, essendo l’età media salita a 81 anni per gli uomini e 83 per le donne. A 63 anni si è ancora giovani e non si può pesare per vent’anni sull’INPS anche se con 41 anni di contributi. Tra poco i pensionati supereranno i lavoratori che dovranno mantenerli. Dove pensate di trovare i soldi? Non basterà abolire il reddito di Cittadinanza.

È vero che ci sono stati molti abusi e ne ha goduto anche chi non ne ha diritto. Ma questo è dipeso dalla mancanza di controlli, l’idea è giusta per combattere la povertà. E poi, non è detto che chi è in condizione di lavorare trovi un lavoro, con tutte le aziende che chiudono e la prospettiva di un’inflazione galoppante. È sempre stato difficile per le donne e i giovani, figuriamoci con la crisi del momento. L’accanimento contro i provvedimenti degli avversari politici non agevola saggia pacificazione invocata dalla Premier. Non è assecondando le capricciose richieste degli alleati che si governerà bene. Notando la mancanza di fermezza della Presidente del Consiglio aumenteranno sempre più le richieste.

Presidente pensi al bene degli italiani
Sono loro che l’hanno fatta litigare con Macron, la sola persona con cui dovremmo mantenere buoni rapporti. Se, invece, si continua a polemizzare col presidente francese, vuol dire che si approva l’insolenza degli alleati, che a lungo andare saranno di peso al governo. Nessuno è intervenuto nell’iniziativa della Moratti, pericolosa per la maggioranza, avendo la vedova precisato che è una sfida alla destra, di cui fa e ha sempre fatto parte, pur essendo figlia di un partigiano, circostanza che ogni tanto tira fuori quando le conviene. E lei, Onorevole Meloni, non è intervenuta. Ma dovrebbe, perché l’eccessiva compiacenza è segno di debolezza e gli elettori osservano e, anche se creduloni, capiscono che lei deve ripagare la loro fiducia. Non si preoccupi, non gliela toglieranno mai. Sono attaccati alle poltrone quanto quelli della sinistra, se non addirittura di più. Gli chieda di darle idee dignitose e utili per il paese. Si ricordi che sarà apprezzata non solo perché ha governato bene, ma per essersi occupata anche di chi non l’ha votata. Non si può andare d’accordo a tutti i costi. Poi si finisce per esplodere, mandando tutto a catafascio e diventando, da alleati, nemici.

Certi punti vanno chiariti, anche se è necessario farlo a brutto muso. Ne va della chiarezza e della dignità.
Lei è giovane, ma ha sufficiente esperienza perché cresciuta in un quartiere in cui ognuno doveva combattere per guadagnare il diritto a un pezzo di territorio. Esca per un attimo da Palazzo Chigi e guardi il risultato con gli occhi del cittadino che l’ha votata, avendo lei e la sua storia trasmessagli fiducia. Perché dovrebbe applaudirla? Nella manovra si è pensato più per la Lega che per i giovani, per le donne, per il lavoro, per il Sud.

Un consiglio per il bene degli italiani
Vada a trovare Berlusconi, non come leader della coalizione, ma come una giovane donna – le avevo consigliato, come una nipotina – che ha bisogno di consigli e sostegno. Ormai non è più l’uomo autorevole di una volta, è piuttosto in cerca di considerazione perché anche chi gli è rimasto vicino e la stessa famiglia lo considerano pensionabile per potere finalmente emergere. Fisicamente forse lo è, ma ha ancora i quattrini e quindi il potere. L’unico suo errore è stato di attorniarsi di mediocri per timore di essere destituito. Adesso è solo con i suoi rimorsi e rimpianti e sarà felice di aiutarla se lei gli presta lealmente l’energia che gli manca. Chiarisca con umiltà l’auto candidatura della vedova. Se lui non c’entra, sarà felice di essere d’aiuto alla causa comune. Se, invece, l’iniziativa è sua per farle pagare le umiliazioni in cui l’ha sottoposto recentemente, si ravvedrà e il gesto gli farà piacere.

Una bella differenza
A differenza dei leghisti, condannati a ritirarsi nelle proprie zone se vogliono sopravvivere, Forza Italia ha ancora un valore per la sua causa. Non cerchi, quindi, di assorbirla, le è più utile se indipendente. Tanto lei voti ne ha a sufficienza, le manca il concetto di centro che Forza Italia possiede ancora. Se no, si riduce come la Le Pen e Orban, che non sono esempi da seguire, perché perdente la prima, di altra civiltà il secondo che non ha vinto, come lei, senza barare. Lei ha alle spalle millenni di civiltà che nessun altro possiede, nemmeno i padani. Lasci perdere il folklore del fascismo d’altri tempi. Cerchi di confermare la fiducia di chi l’ha votata e anche di farsi apprezzare.

Cerchi i veri valori italiani
Tenga sempre in primo piano la sua famiglia e Garbatella. Si faccia vedere più spesso per le strade, al mercato, la sera nelle pizzerie, che sono le migliori di Roma. Cerchi di valorizzare il quartiere in cui è cresciuta e i suoi cittadini di cui deve essere orgogliosa e che lo sono di lei. È lì che sono riposti i veri valori italiani. È dalle loro reazioni che capirà se sta facendo bene o, invece, sta cadendo nel ridicolo, come tutti quelli che negli ultimi anni l’hanno preceduta.

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