
EUROPEISMO E SOVRANISMO: DEMONI IN LOTTA*
di Pietro Di Muccio de Quattro
Il demone del sovranismo (populismo/peronismo) ama nascondersi dappertutto, a destra e a sinistra, intorbidandone le acque, già non proprio limpidissime
Secondo il vocabolario Treccani, “nella storia delle religioni e delle credenze popolari, il demone è una divinità inferiore, entità intermedia tra il divino e l’umano, che influisce beneficamente o maleficamente sulle azioni umane.” Il demone del sovranismo (populismo/peronismo) ama nascondersi dappertutto, a destra e a sinistra, intorbidandone le acque, già non proprio limpidissime. Il sovranismo duro e puro, per esempio, ama il trumpismo alla follia, essendone riamato. Eppure Trump vuole annettere agli Stati Uniti il Canada, la Groenlandia, Panama, il che vuol dire cancellarne la sovranità. Che sovranismo è un sovranismo del genere? Beh, da vicino somiglia assai all’imperialismo e al colonialismo, roba dell’800/900, che il sovranismo patentato condanna a parole in nome dell’indipendenza nazionale, sotto la cui patina però fanno capolino. Anzi, protendono il busto intero. A torso nudo.
L’europeismo, per decenni la cartina di tornasole della ‘correttezza democratica’, come elemento rivelatore ormai rivela niente. A sinistra lo sfoggiavano come il blasone di nobiltà del progressismo. Eredi di Ventotene, sebbene per testamento falso, sono rimasti al freddo quando la coperta dell’Europa è diventata corta, soffrendo due volte, per la temperatura e la disabitudine. Hanno iniziato a concedere un po’ e distinguere molto. Nella destra sovranista, troviamo i trumpisti militanti, i funamboli dell’equidistanza, gli strabici disallineati. Nella sinistra progressista, c’è chi coltiva l’europeismo di maniera e chi addirittura decampa ringhiandogli contro.
Insomma, qualcosa è cambiato. Anzi, di più. Il trumpismo: sovranismo parossistico, destra eversiva, anarcoliberismo plutocratico? Nondimeno, la malefica azione del suo demone conquista la sinistra e la destra che, incredibile a dirsi, simpatizzano parimenti per il dispotismo asiatico alla moscovita e alla pechinese.
L’europeismo riesce a parare i colpi del sovranismo ed a salvarsene grazie all’arma del giudizio, che scioglie l’intreccio degli schieramenti e dirada le ombre che li confondono. Ma nelle cose umane sopravviene sempre, ineluttabile, ‘Ananke’, la dea della necessità che sovrasta i demoni e “non ha legge”, diceva Oliver Cromwell. La dea della necessità trascina per le orecchie i riluttanti a seguirla e i loro demoni. È scesa in guerra con il demone del populismo. Ha separato irreversibilmente l’europeismo dal sovranismo, l’uno avverso all’altro.
“Le necessità simulate e le necessità immaginarie sono il più grande inganno che gli uomini possono attribuire alla provvidenza di Dio, e pretendono di infrangere le regole note.” Venerare ‘Ananke’, ammonisce Cromwell, non le simulazioni e le immaginazioni di essa.
*Articolo e Foto tratti da “L’opinione delle libertà” del 25.03.2025