DIARIO LIBERALE, DOMENICA 17 LUGLIO 2022

DIARIO LIBERALE, DOMENICA 17 LUGLIO 2022

di Roberto Tumbarello

Che somari gli italiani! Molti diplomati non meritano la sufficienza. C’è chi crede che Mussolini fosse comunista. Mentre i genitori menano gli insegnanti perché sarebbero ingiusti, i figli non sanno l’italiano e non conoscono la storia né la società in cui vivono. La denuncia è dell’Invalsi che osserva il grado di apprendimento nelle scuole. Se ne deduce che il sistema scolastico italiano è ammalato, soprattutto al Sud. Quest’anno alla maturità sono apparse bestialità incredibili. In molti non sanno chi è Mattarella. Altri credono D’Annunzio un famoso estetista. La Senatrice a vita Segre fu deportata perché negra. Bisogna correre ai ripari prima che il Paese crolli sotto il peso dell’ignoranza.

Il premier deve avergli fatto un grave  sgarbo personale per  giustificare l’accanimento quotidiano di Travaglio. Pur continuando Draghi a salire nel gradimento degli italiani, ogni giorno da più di un anno il titolo di prima pagina del Fatto quotidiano è dedicato a un ipotetico fallimento del governo e all’auspicio che qualcuno prima o poi lo faccia cadere. In effetti l’editore, cioè quel che resta del M5S, si sta prodigando per metterlo in crisi. E finalmente c’è riuscito. È più facile distruggere che creare. Nonostante il nuovo contributo di Conte, i 5S non ne sono capaci. Non essendo riusciti ad aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno, ora provano ad aprire Palazzo Chigi.

Francesco Totti e Ilary Blasi erano conosciuti come la “coppia reale” perché si distinguevano dalle altre. Nella loro c’era la nobiltà dell’amore. C’era anche discrezione e serietà. Mai una diceria né un pettegolezzo, meno ancora uno scandalo. Erano d’esempio e tutti li ammiravamo. Dopo vent’anni, però, s’intromise la tentazione del sesso. Non si sa chi abbia sbocconcellato la mela e, come i nostri antenati, sono scesi dal Paradiso Terrestre. Ecco perché si parla tanto della separazione, senza critiche e neppure curiosità, anzi con stupore e rammarico. Perché dispiace a tutti che sia finita. Era un’icona di purezza in una società senza più morale né punti di riferimento, di cui anche loro ormai fanno tristemente parte.

Diminuiscono le nascite e aumentano gli ottuagenari. Da paese longevo l’Italia si è ridotta a territorio di vecchi. Mettere al mondo un figlio costa troppo. Non solo in termini di denaro, ma come privazioni, sacrifici e libertà. E se ne fanno pochi. Sono molti adesso i single che vivono con i genitori. Diminuiscono le coppie. Sono sempre più rare quelle che hanno più di un figlio. Crescono a dismisura gli anziani. il Covid non è stato sufficiente per ridurne la quantità. Ci vogliono virus più potenti per le cariatidi come noi. Sulla Marmolada non ci vanno. In Egitto anziché vecchi uccidono bimbi. Siamo in cerca della soluzione finale ma, salvo forse Putin, non c’è neppure una sbiadita imitazione di Hitler.

A tutti è consentito avere piene le tasche, non a chi fa politica. Forse il capo dello stato avrebbe dovuto guidarlo. È un grande economista, che ha dato prestigio all’Italia in un momento di difficoltà. Il Covid, la guerra in Europa, la crisi energetica, l’inflazione e un parlamento rissoso e scombinato. Proprio per questo ci sarebbe voluta maggiore esperienza e sensibilità politica che a Draghi, abituato a dirigere funzionari ubbidienti e rispettosi, forse manca. Il Capo dello Stato, che ha avuto la grande intuizione di individuarne il talento, avrebbe dovuto pure intuire questa sua carenza. Per non vanificare tutto ciò che ha costruito e non riportare il Paese nel caos in cui l’aveva trovato.

Che vergogna speculare sulla pelle degli italiani sperando di raccogliere qualche voto. Draghi difenda lo Stato. Non ci si può fidare di quel che rimane dei 5 Stelle, avvertono saggiamente Lega e Forza Italia. Ricordate la trappola dello streaming con Bersani? Sono fatti così e non possono cambiare. Andiamo senza di loro, invitano Renzi e Berlusconi. Ma il premier, chissà perché, si è incaponito nel volerli nella maggioranza. È da irresponsabili invocare elezioni anticipate in autunno per frenesia di potere. Ci sono troppe scadenze impellenti. Il PNRR è un’occasione imperdibile per l’Italia. Del resto qualche mese in più non cambierà le intenzioni di voto degli elettori.

Ius scholae dovrebbe essere un progetto bipartisan per premiare gli immigrati migliori a differenza dei criminali. Se tanti giovani stranieri delinquono è per ribellarsi alla condizione di ospiti indesiderati in cui li releghiamo. Perché il figlio di emigranti che nasce e studia in Italia non ha diritto alla cittadinanza? Se i genitori sono persone perbene e il figlio si comporta come si deve, è interesse del Paese concedergliela, non solo della sinistra, anche per invogliarlo alla buona condotta. Senza differenza tra nord e sud, tra Padania e Terronia, alle baby gang italiane si aggregano sempre più ragazzi stranieri che si sentono ingiustamente discriminati. Senza pregiudizi l’Italia sarebbe migliore.

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