DIARIO LIBERALE, DOMENICA 03 SETTEMBRE 2023

DIARIO LIBERALE, DOMENICA 03 SETTEMBRE 2023

di Roberto Tumbarello

Mi trovo al Villaggio Mancuso, a 1289 mt. nella Piccola Sila, uno dei posti più belli che abbia mai visto – Sorge in mezzo al bosco di abeti, querce, pioppi, ciliegi. Il ristorante dove sto pranzando è costruito attorno a un’acacia, come gli alberghi e molte villette. È uno spettacolo emozionante. Sulle Dolomiti il bosco fa da scenario. Qui ci si vive dentro. Dovrebbe esserci la fila di turisti. Invece, non c’è nessuno, è quasi tutto chiuso. Purtroppo noi meridionali non sappiamo valorizzare i nostri tesori. Ecco perché siamo considerati terroni.

Da un po’ di tempo anziché partorire, l’Italia uccide. Crolli, frane, alluvioni, gelosia, vendetta  Più frequentemente si muore sul lavoro, mediamente tre disgrazie al giorno. Un convoglio che non doveva transitare a quell’ora ha travolto 5 operai, mentre facevano lavori di manutenzione alla stazione di Brandizzo, sulla linea ferroviaria Torino-Milano. Com’è possibile una tale tragedia, con tanti controlli a disposizione? Per la negligenza di qualcuno e la superficialità di altri. Ma, in verità, perché diamo poco valore alla vita, che, invece, è meravigliosa. Pensiamo solo al denaro, al potere e alla vanità di apparire sui social. È ormai la sola dimensione in cui sappiamo vivere.
Così crediamo di esistere.

A Napoli si uccide a 16 anni per il posteggio. Muore un giovane musicista freddato da diversi colpi di pistola – Ciò che colpisce non è tanto la tenera età dell’assassino, ma il fatto che ha già precedenti penali per truffa e tentato omicidio. Essendo minore è a piede libero e senza neppure un controllo di polizia. Questa volta, per non sbagliare come in precedenza, ha scaricato con rabbia tutte le pallottole che aveva nel caricatore. Tanto, essendo ancora un bambino, sarà subito rilasciato, magari restituendogli la pistola, che potrebbe servirgli di nuovo.

Fayed ha percorso 5mila km a piedi dall’Afghanistan in Europa in cerca del padre che forse è in Germania – Come nel racconto di De Amicis, dagli Appennini alle Ande. Ha un bracciale fosforescente con la scritta HELP e una pagella delle elementari di qualche anno fa con cui dimostra di avere 14 anni. Chissà se è davvero sua. Comunque è un bambino che i carabinieri hanno soccorso sfinito a Seveso, in Brianza. In caserma ha fatto il primo pasto decente e dormito in un letto. Adesso un sacerdote che assiste migranti, cui è stato affidato, l’aiuterà a cercare il genitore. La Germania è grande ma Fayed è convinto che lo troverà.

Quando a scuola entra la magistratura, ne escono gli insegnanti e la cultura. Ecco perché l’Italia è nel caos – Poveri ragazzi destinati al l’ignoranza per l’arroganza e la stupidità dei genitori. Per dimostrare il proprio affetto ai figli di cui non si occupano, ricorrono al Tar quando vengono bocciati. Non dovrebbe essere consentito al magistrato di ribaltare il giudizio dell’educatore. Presidi e insegnanti protestano. La politica non è mai intervenuta. Il ministro Valditara nomina una commissione di esperti. Sarebbe più appropriata una postilla sulla riforma della giustizia.

Era stato scarcerato perché aveva dato segni di pentimento, ma, una volta libero, si è vantato dello stupro –Adesso che sono famoso, tutte le ragazze mi cercano”, scrive e posta il video della violenza su FB. I giovani di oggi hanno perso il contatto con la realtà. Non si tratta di ignoranza o stupidità, ma della nuova dimensione in cui al giorno d’oggi vivono. Il minore tra gli stupratori di Palermo, una volta tornato in libertà, anziché cercare di dimenticare, ha pensato di sfruttare la sua orribile vicenda per apparire sui social. Perché ormai è quella la sola lunghezza d’onda in cui si esiste. Ed è finito nuovamente in prigione.

L’intervento miracoloso di un passante ha salvato la vita a una bimba di 4 anni precipitata da quinto piano – Siamo in pochi a credere ai miracoli e meno ancora al destino. Eppure ci sono tante coincidenze nella sopravvivenza della bimba di Torino, seduta sul davanzale del balcone di casa. Perduto l’equilibrio doveva sfracellarsi sul marciapiedi. Invece, un ragazzo del palazzo di fronte si è messo a urlare attirando l’attenzione di Mattia, impiegato di banca, 37 anni, che nel week end passeggiava con la fidanzata in quella strada. Alzato lo sguardo ha notato che la bimba cercava di rientrare, invece, perso l’equilibrio, è scivolata nel vuoto. Mattia ha allargato le braccia e l’ha presa al volo.

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