COMUNICATO STAMPA 14.11.2023
COMUNICATO STAMPA
“INDI GREGORY: ANCORA UNA LIBERTA’ DI SCELTA NEGATA”
Alberto Marchetti, Vice Segretario Nazionale di Democrazia Liberale, ha dichiarato:
“Il penoso caso della bambina inglese, malata terminale, scomparsa ieri notte per una malattia incurabile, all’esito di una lunga e dolorosa battaglia giudiziaria con il coinvolgimento anche del Governo italiano, offre lo spunto per una riflessione sul tema della bioetica e dell’inammissibile ingerenza del ruolo dello Stato sugli aspetti morali che, in campo medico e biologico, coinvolgono la vita umana.
Ancora una volta, si deve registrare, e questa volta nel laico Regno Unito, il gravissimo atteggiamento illiberale che troppo spesso le istituzioni assumono quando ritengono di poter decidere su temi che ineriscono esclusivamente la sfera individuale dei soggetti interessati e che dovrebbero essere rimessi esclusivamente alla coscienza degli stessi, senza che lo Stato si possa arrogare alcun potere di intervento in virtù di un dogmatico e assoluto “diritto alla vita”, o, come in questo caso, di un “dovere alla morte”.
Né alcuna argomentazione a sostegno dell’ingerenza, pubblica o privata, nell’altrui sfera individuale, sia di natura religiosa (la vita è un dono divino che non appartiene all’individuo), sia di ordine morale (continuare le cure, sarebbe accanimento terapeutico), potrà mai giustificare la negazione del diritto all’autodeterminazione dell’individuo e, come nel caso della piccola Indi, dei suoi più diretti familiari.
Peraltro, in questo caso l’abuso è ancora più grave se solo si considera la disponibilità dello Stato italiano a mettere a disposizione della famiglia le cure mediche negate in Inghilterra, senza che in ciò minimamente rilevino le ragioni culturali, umanitarie, ma anche propagandistiche, che ne sono all’origine.
Il punto nodale della questione è che il Governo britannico e, per esso l’Alta Corte di Giustizia inglese, aveva tutto il diritto (cinico, ma lecito) di negare la prosecuzione delle cure, ritenute terapeuticamente inutili, per una bambina ritenuta incurabile, ma non aveva alcun diritto di negarle la possibilità di ricevere assistenza medica altrove, né tantomeno di deciderne le sorti sostituendosi abusivamente ai suoi genitori.
John Stuart Mill nel suo saggio “On Liberty”, ha affermato che l’individuo è sovrano su se stesso, sulla sua mente e sul suo corpo, e non lo si può costringere a fare o non fare qualcosa perché è meglio per lui, o perché è ritenuto opportuno o perfino giusto. Solo uno Stato laico e neutrale, superando la vecchia concezione dello Stato etico promotore di valori morali socialmente condivisi e quindi senza proporre né imporre alcuna morale particolare, potrà assicurare con le sue leggi generali e astratte e le sue neutrali decisioni politiche la garanzia della pacifica convivenza delle diverse concezioni di vita attraverso il valore della reciproca tolleranza.
Solo così, Indi Gregory non sarà morta invano!”.