GUERRE E PACIFISMO
di Guido Di Massimo
In buona fede e per impostazioni ideologiche, e quindi poco logiche, difficilmente i pacifisti si rendono conto di quanto essi stessi possano essere causa o concausa di guerra e sottomissione.
A meno di pazzi, incoscienti e “fanatici vogliosi di imperi e potenza”, tutti si vuole la pace – “dulce bellum inexpertis” – ma i pazzi, gli incoscienti e i “fanatici vogliosi di imperi e potenza” esistono ed esisteranno sempre. E cosa fanno se solo capiscono che hanno accanto paesi pacifici e disarmati? Gli fanno la guerra per sottometterli, invadere i loro territori e soddisfare la propria brama di territori e imperi.
Se poi qualcuno aggredisce, il pacifista che fa? Non ci si dovrebbe difendere? Si dovrebbe mostrare immediatamente “bandiera bianca”? La sottomissione all’aggressore sarebbe l’unica soluzione possibile per il pacifista? I pacifisti, con la loro ideologica e irrazionale posizione inducono al disarmo e a squilibri portatori di guerra e disastri. E in caso di aggressione nel nome della pace accetterebbero la sottomissione.
Dopo il trauma della prima guerra mondiale, e in conseguenza di un trattato di pace miope e iniquo, la sconfitta Germania si riarmò sognando la rivalsa, mentre i paesi vincitori, in primis la Gran Bretagna, nel nome del pacifismo disarmarono o quasi. Lo squilibrio tra un paese armato e mortificato al punto di affidarsi irrazionalmente a un paranoico, e paesi pacifici e quasi disarmati spinse a una guerra che in condizioni di non squilibrio possiamo anche pensare (o sognare) che forse non sarebbe scoppiata o sarebbe stata meno disastrosa.
Purtroppo, al paranoico, a dargli man forte o più esattamente “man debole”, arrivammo anche noi, timorosi di perdere il treno della storia e speranzosi di far bottino.
In questi giorni si rievoca il sanguinoso sbarco in Normandia per liberare la Francia dall’invasore nazista. Non è chiara l’opinione dei pacifisti. Forse lo sbarco non andava fatto? Nel nome della pace avremmo dovuto accettare un’Europa nazista?
Dobbiamo essere pacifici sempre, ma pacifici armati sia moralmente che materialmente. Purtroppo, sembra dimenticato il vecchio saggio proverbio popolare che dice “fatti pecora e il lupo ti si mangia”.
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