COMUNICATO STAMPA 27.06.2023
INTESA POLITICA TRA DEMOCRAZIA LIBERALE ED UNIONE PER LA DEMOCRAZIA E LA LIBERTA’
Per la diffusione dei valori, della cultura e della tradizione liberaldemocratica
Il Vice Segretario Nazionale di Democrazia Liberale Avv. Alberto Marchetti e il Presidente Nazionale di Unione per la Democrazia e la Libertà Cav. Antonio De Santis, hanno annunciato il raggiungimento di un’intesa fra le rispettive organizzazioni politiche per la sottoscrizione di un patto federativo per un’azione politica coordinata.
Il Patto, che mantiene inalterata la reciproca autonomia delle due sigle, mira a promuovere i valori culturali propri di una società libera e democratica e si propone di concorrere alla diffusione di conoscenze sulle questioni istituzionali ed economiche del Paese attraverso una collaborazione politica ed eventualmente anche elettorale, fin dalle prossime elezioni europee.
Marchetti e De Santis, unitamente ai rispettivi Organi Nazionali di Unione per la Democrazia e la Libertà e Democrazia Liberale, auspicano che questa iniziativa possa essere di stimolo per la costruzione di un percorso politico condiviso per avviare l’indispensabile riaggregazione di tutti coloro che, sia pure con diverse declinazioni, si riconoscono autenticamente nei valori del liberalismo classico.
Obiettivo condiviso sarà quello di offrire alla vasta area liberale presente nel Paese la possibilità di un’adeguata rappresentanza politica che è purtroppo mancata, costringendo i liberali ad affidarsi alla precaria ospitalità di altri (nel centrodestra come nel centrosinistra), ovvero alla silenziosa ma sterile protesta dell’astensionismo.
E ciò nella prospettiva di una casa politica comune capace di garantire diritto di cittadinanza per tutti quei valori e principi che, nel corso della storia, i pensatori liberali hanno sviluppato e sostenuto in difesa dello Stato di diritto e dell’uguaglianza di tutti di fronte alla legge, della contendibilità del sistema politico, della separazione dei poteri (e in particolare, delle carriere dei magistrati), oltre che del diritto di proprietà e dell’economia di mercato.
