DIARIO LIBERALE, DOMENICA 4 GIUGNO 2023
di Roberto Tumbarello
Thanks dear Alexandra. Comincia così la risposta di Biden alla lettera che mia nipote gli aveva scritto Preoccupata per le frequenti stragi che avvengono ovunque negli Stati Uniti per la facilità con cui persino un pazzo può acquistare armi e ordigni da guerra. A 10 anni, senza neppure consultare i genitori, Ally prese l’iniziativa di rivolgersi al Presidente degli Stati Uniti perché trovi un rimedio a quella pericolosa situazione. Segnalandogli pure che la Costituzione è incompleta perché non c’è nemmeno un accenno ai diritti delle donne. Biden la rassicura che una legge esaudirà i suoi saggi consigli che miglioreranno il futuro del paese.
Siamo troppo attaccati ai beni materiali ed è per questo – non per la pioggia – che spesso si muore Curiosando nelle cronache della tragedia atmosferica della Romagna, si rileva che molti dei quindici decessi sono dovuti al recupero di qualcosa più o meno prezioso, che, comunque, non vale quanto la vita, che spesso sottovalutiamo. Siamo talmente attaccati a futili oggetti di casa, che riteniamo erroneamente cari, da perdere il senso della prudenza e persino l’istinto di conservazione. Quindi, invece, di metterci in salvo salendo ai piani superiori o sul tetto scendiamo al pian terreno già invaso dall’acqua per cercare cose inutili.
I genitori “no vax” non consentono ai medici di praticare persino il test al figlio di 4 anni da ricoverare Il bambino è affetto da una forma tumorale che necessita cure ospedaliere dove ci sono altri bambini come lui da proteggere da eventuale virus del Covid. Papà e mamma se ne fregano della salute del figlio. Per loro più Importante è che non si vaccini e nemmeno che si controlli. No vax non è una convinzione, addirittura una religione cui si sacrifica la salute dei figli. Il medico si è rivolto al magistrato che ha disposto il ricovero. Meno male che il minore non è più di proprietà dei genitori. Ma che futuro ha l’Italia con simili cittadini?
C’è una escalation di violenza in Italia persino nelle scuole. Non erano ancora successe le coltellate Si cercano le cause nel disagio psichico dell’alunno che in un liceo di Abbiategrasso (Milano) ha aggredito la Prof per nascondere la verità, cioè la violenza che si sta diffondendo per il paese tra i giovani. I disturbi neurologici sono sempre esistiti, ma non era mai successo prima perché gli insegnanti erano considerati come genitori. Non è cattiveria, né delinquenza, ma perdita dei valori e degrado culturale alla deriva. La scuola è il primo e più importante scalino dell’educazione. L’abbiamo trascurata e il disastro è inevitabile.
È mai possibile che una rispettabile squadra padana retroceda in serie C perché eliminata da terroni?
Proprio all’ultimo minuto di recupero il Cosenza segna la rete che condanna il Brescia. Dalla curva è giusto che partano fumogeni per guastare la partita. Qualche tifoso invade il campo. Arbitro e giocatori si rifugiano negli spogliatoi. Auto incendiate, risse con la polizia, qualche agente ferito. Però, nemmeno un coro razzista che i terroni meriterebbero per essersi salvati a spese di chi è più evoluto e civile. La società va alla deriva. L’arbitro, che di solito penalizza giustamente i meridionali, questa volta è stato imparziale. Che mascalzone!
I viaggi in pullman sono a rischio. Troppi incidenti per errori di guida. Viaggiatori in continuo pericolo Un autobus di linea precipita per 80 metri in una scarpata a Zeri (Massa Carrara). È stato un miracolo se i venti studenti che tornavano a casa da Pontremoli, grazie alla folta vegetazione che ha attutito la caduta, si sono salvati. Solo qualche contusione, ma poteva essere una strage. L’automezzo procedeva lentamente, quindi fu un errore di guida. Non ci sono controlli sugli autisti seppure gli incidenti siano frequenti. Questo ha detto che è stato abbagliato dal sole. O da un colpo di sonno? Non mandate più i vostri figli in pullman.
Un esempio di solidarietà e generosità che in questa Italia violenta e corrotta nessuno si aspettava Per salvare Ravenna e le sue meraviglie artistiche, ma soprattutto i paesi invasi dall’acqua che distrugge le fondamenta delle abitazioni, un gruppo di agricoltori i cui campi non erano ancora allagati, ha accettato di rompere gli argini e far defluire l’acqua nelle terre perdendo il raccolto che si era salvato, pur di proteggere le abitazioni di tanta povera gente che sarebbe rimasta senza tetto per tanti anni e le loro cose preziose. C’è ancora in Italia accanto alla massa di corrotti tanta gente generosa che nella tragedia sa tendere una mano.