DIARIO LIBERALE di domenica 29 maggio 2022
di Roberto Tumbarello
Perché gli italiani non ci stanno più con la testa? Bimbo di 4 anni ucciso dall’auto piombata nel cortile dell’asilo. Da un po’ di tempo ciò che ci succede è talmente inspiegabile che sembra inverosimile. Avvenimenti luttuosi prima sconosciuti, violenza gratuita, incidenti sul lavoro, stupri, aggressioni, criminalità minorile. Infine i no-vax e persino ammiratori di Putin. Smania di apparire. C’è qualcosa che inceppa il cervello. Sarà l’uso esagerato del cellulare o di droga, perdita di sonno davanti al computer, film violenti. Stupidità in crescita. La vita, che grazie a comodità, libertà e benessere potrebbe essere piacevole per tutti, è diventata un incubo e per molti una tragedia. Pure così si vota.
Chissà perché, da un po’ di tempo i giornalisti usano chiamare i protagonisti anche per nome. A che cosa serve? Persino persone per le quali non si ha molta simpatia. Non si rendono conto che il nome ingentilisce anche chi non lo merita. Basterebbe il cognome, invece Erdogan è Recep Tayyip (non si sa nemmeno come pronunciarlo), mentre Putin è Vladimir. Se no, temono che non siano identificabili. Berlusconi è solo Berlusconi per la gente comune. Per chi gli scodinzola attorno è Presidente e per la stampa pure Silvio o ex cavaliere. Dante, che da tempo ha perso, poveretto, il suo Alighieri, è identificato solo col nome, eppure nessuno teme di confonderlo con altri.
Ennesima strage di un pazzo in una scuola elementare nel Texas. 19 bambini uccisi e tanti altri in gravi condizioni. Non si può dettare la morale agli altri quando non si sa imporre nel proprio paese. È sempre la lobby delle armi a prevalere negli USA, che a governare siano i democratici o i repubblicani. Le tragedie sono continue. Molte le famiglie costrette a piangere. Ma nessuno s’indigna, né reagisce. Bersagli preferiti le scuole o i luoghi di culto, dove le vittime sono ammucchiate e più facili da uccidere. Pur sapendo che il prossimo lutto può colpire la propria famiglia, tutti anelano a possedere un’inutile arma in casa e fuori ì, facendo gli interessi di criminali ed esaltati, che poi sono i soli a usarle effettivamente.
Chi ha goduto della fiducia del popolo non può non avere rispetto per la libertà, per cui combatte e la difende. Ora sono le persone di buonsenso e gli stessi famigli che Putin ha imposto alla politica e all’economia a criticarlo e a dissociarsi. Chissà se gli elettori italiani capiranno che solo per gli interessi che li legano a Putin ci sono leader costretti a simpatizzare con lui e giustificare i lutti che impone a tanta povera gente. Quelli un giorno potremmo essere noi. Dal voto non dipende solo la data del pensionamento o qualche euro in più in busta paga. Ma dissesti economici catastrofici, tragedie familiari, la dittatura che tanti nostri vicini già soffrono, guerre e schiavitù. Meglio non arrendersi e difendere la libertà.
Senza la complicità di certi politici corrotti e la dabbenaggine di elettori, la lobby delle armi non avrebbe potere. Anziché piagnucolare sperando che il Congresso approvi un divieto, si dovrebbe avviare una campagna moralizzatrice. Negli USA il potere ce l’ha il popolo non le lobby. A morire sono cittadini americani e i loro figli, uccisi da esaltati – purtroppo ce ne sono tanti – che non possono bere alcolici né guidare l’auto prima di 16 anni, ma a qualsiasi età sono in grado di acquistare armi. Che strana questa democrazia, con parlamentari – non solo repubblicani – che tutelano l’industria del terrore anziché proteggere i cittadini. Che, però, continuano a votarli mentre muoiono tanti innocenti.
Tutti rubano. Perché non dovrebbero? Se un giocatore costa 300 milioni di € è uno stimolo anche per i più onesti. Tanto il PSG ha pagato Mbappé. Una vergogna. Mercenario 23enne guadagna già 22 milioni netti l’anno. Ed era incerto se accettare. A convincerlo è stato Macron. Succede anche da noi e in tutta la società occidentale ormai lercia, che purtroppo oggi è la Mecca dei popoli in fuga dalla miseria. Nessuno giustifica chi delinque, ma questo spreco di denaro spiega l’origine di tanta corruzione. Mentre ci scandalizziamo per il reddito di cittadinanza – pochi € percepiti da povera gente che non ha lavoro – dovremmo preoccuparci di arginare la deriva plutocratica del Calcio.
Solo il 5.7% dei 3797 candidati al concorso per la magistratura ha superato gli scritti ed è stato ammesso agli orali. Bastavano poche nozioni di diritto e avere frequentato qualche università, purché con profitto, per superare la prova scritta. 310 posti, ma solo in 220 sono stati ammessi agli orali. Quindi, se tutti saranno promossi, 90 posti rimarranno vacanti. Strafalcioni di grammatica e di sintassi; non parliamo di procedura e diritto. Zero tagliato. Chi ha dato la laurea a questi ignoranti? E avevano la presunzione di volere giudicare.Come si è ridotta così la nostra povera Italia, un tempo faro di cultura?